Dott.ssa Elisabetta Trabucco
Ginecologa, esperta in endocrinologia e medicina delle riproduzione e sterilità
Lavora presso il Centro di Fecondazione Assistita Genera Napoli, dove si effettuano tutte le prestazioni relative al trattamento della sterilità di coppia quali:
- Preservazione della fertilità
- Patologia cervicovaginale
- Colposcopia
- Isteroscopia
- Sonoisterosalpingografia
- Isterosalpingografia
- Assistenza alle gravidanze
- Ecografia ostetrica
- Ecografia ginecologica
Social Freezing
I benefici del congelamento delle uova sono gli stessi, a prescindere dal motivo
Non importa il motivo per cui stai pensando di farlo, i benefici del congelamento delle uova sono gli stessi per tutte le donne: il congelamento delle uova preserva la loro giovinezza e la loro salute, dandoti maggiori possibilità di una gravidanza sana in seguito.
Ci sono una serie di motivi per cui il medico può indirizzarti da uno specialista della fertilità.
Ripetuti tentativi falliti
Difficoltà a concepire dopo sei mesi o più di tentativi se hai 35 anni o più, o per più di un anno se sei più giovane.
Poliabortività
Avendo avuto due o più aborti.
Fattori di rischio
Stai iniziando a provare a concepire con noti fattori di rischio o sintomi di infertilità, come cicli irregolari, condizioni genetiche o precedenti infezioni trasmesse sessualmente (anche se già trattate).
Come si svolge la fecondazione assistita: le fasi della PMA in breve.
Le fasi della fecondazione assistita
Affinché possiate aver ben chiaro cosa accade durante un ciclo di fecondazione assistita, abbiamo diviso tali procedure in 5 fasi. Potrete avere maggiori dettagli al momento della prima visita.
1 – Induzione dell’ovulazione
Al fine di ottenere il maggior numero di ovociti per la procreazione assistita, le pazienti vengono sottoposte ad un stimolazione ovarica controllata.
Mediante l’utilizzo di fisiologici precursori ormonali chiamati gonadotropine è possibile recuperare un numero di ovociti superiore all’unico normalmente prodotto in un ciclo spontaneo.
2 – Prelievo degli ovociti
Il prelievo ovocitario viene effettuato circa 34-36 ore dalla somministrazione della gonadotropina corionica umana, in sala operatoria ed in sedazione. Mediante un sottile ago e per via trans-vaginale, i follicoli vengono aspirati in provette. Il biologo, analizzando il contenuto delle provette, individua gli ovociti, li sposta in specifici terreni di coltura e li ripone nell’incubatore.
3 – Fecondazione e Coltura embrioni
Una volta prelevati, gli ovociti circondati dalle cellule del cumulo ooforo vengono posti in piastre identificate dal nome della paziente in un adeguato mezzo di coltura e poste nell’incubatore.
Il liquido seminale viene preparato con una metodica denominata swim-up che permette di ottenere la maggior quantità di spermatozoi mobili possibile.
Si procede, quindi, con la FIVET o con la ICSI a seconda del numero di ovociti, della loro qualità, all’età della paziente, in base alle cause di sterilità ed alle caratteristiche del liquido seminale (solitamente questa scelta viene discussa prima dell’intervento con la coppia).
Successivamente gli embrioni vengono lasciati in coltura fino al V giorno (120 ore dall’inseminazione) e valutati morfologicamente a giorni alterni.
Giunti allo stadio di blastocisti, l’embrione con la morfologia migliore potrà essere selezionato per il transfer a fresco.
Il ginecologo potrà valutare di non procedere con un transfer immediato, come nel caso di rischio di iperstimolazione ovarica o di endometrio non idoneo. In questo caso tutte le blastocisti formatesi tra il V ed il VII giorno di coltura ( 120-172 ore verranno congelate per essere poi trasferite in un ciclo successivo.
TRANSFER SINGOLA BLASTOCISTI
Dal 2013, alla luce dei risultati dei Centri G.en.e.r.a, anche pubblicati sulla prestigiosa rivista Human Reproduction (Ubaldi et al., 2015), della letteratura scientifica internazionale ed in assenza di altre indicazioni specifiche, viene consigliato il trasferimento di una singola blastocisti nelle donne con età inferiore ai 35 anni o di una singola blastocisti euploide nei casi di diagnosi pre-impianto in tute le fasce di età della donna. Il numero medio di embrioni trasferiti è stato 1.4 nel 2014, 1,1 nel 2015, infine 1,01 nel 2016.
La politica del centro G.EN.E.R.A di massima tutela della donna e della gravidanza è risultata essere molto efficace sia nel diminuire il rischio di aborto nelle donne con età superiore a 35 anni sia nel migliorare gli esiti ostetrici con una riduzione dei bambini nati pre-termine e dei nati sotto peso rispetto alla media Nazionale.
4 – Trasferimento (embryo transfer)
Gli embrioni, ottenuti dal ciclo di fecondazione assistita, attraverso un sottile catetere vengano introdotti nella cavità uterina. Solitamente non è richiesta anestesia in quanto non è una metodica dolorosa. Gli embrioni possono essere trasferiti in seconda o in terza giornata dal prelievo follicolare, quando si trovano allo stadio di 4-8 cellule.
Il giorno del transfer il biologo procede alla valutazione degli embrioni e seleziona quelli più idonei in base a delle caratteristiche morfologiche, come il numero di cellule, la loro simmetria e la percentuale di frammenti. Il numero di embrioni trasferiti è soggettivo e dipende molto dall’età della paziente, dalle cause della sterilità ma anche dalla qualità degli embrioni ottenuti. Quando il numero di embrioni ottenuti di buona qualità è elevato si possono prolungare i giorni di coltura al fine di selezionare gli embrioni migliori ed arrivare fino in quinta giornata allo stadio di blastocisti.
5 – Test di Gravidanza
Successivamente al transfer embrionario alla paziente verrà prescritta ad una terapia atta a favorire l’impianto dell’embrione, costituita dalla somministrazione di progesterone oltre ad altri farmaci a discrezione del ginecologo.
Per sapere se si è instaurata una gravidanza o meno, occorre attendere almeno 12 giorni dal transfer embrionario ed effettuare l’analisi delle B-HCG ematiche (test di gravidanza su sangue) mediante un semplice prelievo.
In questo periodo di attesa non è richiesto il riposo assoluto ma un tenore di vita regolare e tranquillo evitando stress e sforzi eccessivi.
E’ necessario non interrompere mai la terapia data dal ginecologo senza averlo prima consultato.
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