Come si valuta la fertilità maschile
Infertilità maschile: cause e gradi di fertilità maschile per la valutazione del seminale secondo l’Organizzazione Mondiale della Salute WHO
La fecondazione naturale avviene quando lo spermatozoo risale correttamente l’apparato riproduttivo femminile fino alle tube di Falloppio dove incontra l’ovocita e penetra al suo interno.
Così come avviene per le donne, anche per gli uomini esistono casi di infertilità senza causa specifica. Nella maggior parte dei casi, l’infertilità può essere ricondotta a 3 cause principali:
- Infertilità dovuta alle caratteristiche degli spermatozoi e/o al liquido seminale
- Infertilità per problemi strutturali
- Anomalie ormonali
Caratteristiche del liquido seminale o spermatozoi in fertilità maschile
Come descritto in precedenza, lo spermatozoo deve percorrere le vie genitali femminili per giungere a fecondare l’ovocita. Per valutare la fertilità maschile esistono delle caratteristiche dello spermatozoo che sono importanti e le elenchiamo:
Motilità
Deve essere in grado di raggiungere l’ovocita e quindi riuscire a muoversi con un movimento progressivo in avanti.
Morfologia (o forma)
La giusta morfologia dello spermatozoo gli permette di incunearsi attraverso il muco cervicale fino alla cervice ed a penetrare all’interno dell’ovocita. Alterazioni della testa possono essere associate alla sua incapacità di penetrare nella cellula uovo.
Concentrazione
Numero di spermatozoi per millilitro. Se la concentrazione presente nell’eiaculato non è sufficiente, si riducono le probabilità che almeno uno riesca a raggiungere l’ovocita ed a penetrare al suo interno.
A seconda delle caratteristiche degli spermatozoi presenti nel liquido seminale,, l’uomo può essere considerato infertile o subfertile.
L’infertilità maschile in questo caso si divide in:
- Aspermia: incapacità di produrre liquido seminale
- Azoospermia: il liquido seminale non contiene spermatozoi
- Oligospermia: un numero di spermatozoi inferiore alla norma
- Teratospermia: alterazioni della forma degli spermatozoi
- Astenospermia: ridotta motilità degli spermatozoi
Nei casi accertati d’infertilità maschile, coesistono spesso combinazioni di questi fattori. L’oligo-asteno-terato spermia (OAT) viene determinata dalla coesistenza di Oligospermia, Astenospermia e Teratospermia.
Vi riportiamo una tabella per valutare i valori normali di un seminale e stabilire l’esistenza dell’infertilità maschile
Tabella: Parametri ritenuti nella norma secondo il WHO (organizzazione mondiale della Sanità) per la valutazione del liquido seminale
Valori di riferimento WHO 2010 | Volume | Conc/ml | Conc/Eiac | Motilità Progressiva PR (a+b> | Motilità Totale PR+NP (a+b+c) | Morfologia Normale | Vitalità |
---|---|---|---|---|---|---|---|
V. rif. 5° percentile | 1.5 ml | 15 mil | 39 mil | 32% | 40% | 4% | 58% |
V. rif. 50° percentile | 3.7 ml | 73mil | 255 mil | 55% | 61% | 15% | 79% |
V. rif. 95° percentile | 6.8 ml | 213 mil | 802 mil | 72% | 78% | 44% | 91% |
Nel WHO (Organizzazione Mondiale della Sanità) 2010 vengono riportati i valori di riferimento per il liquido seminale. Tali valori vengono espressi in percentili di distribuzione (i valori al 50 percentile sono da considerarsi nella norma).
Il WHO 2010 ha abbassato notevolmente i valori di normalità. Ad esempio in passato uno spermiogramma veniva considerato nella norma quando almeno il 25% degli spermatozoi,presenti nel liquido seminale, erano dotati di una motilità rapida progressiva (movimento veloce in avanti).
Nel WHO 2010 un seminale si trova al 50 percentile ed è quindi nella norma quando presenta una motilità totale (rapidi e lenti progressivi, in situ) almeno del 50%.
Una situazione simile si ha per la morfologia degli spermatozoi, passando dal 40% al solo 4%.
Azoospermia: il liquido seminale non contiene spermatozoi. Le possibili cause di Azoospermia sono:
- Insufficienza testicolare primaria
- Ostruzione duttale
- Esposizione a radiazioni o a tossine ambientali
- Vasectomia
- Anomalie cromosomiche come la sindrome di Klinefelter (in cui le cellule contengono tutte un cromosoma X aggiuntivo – ossia XXY invece del normale XY maschile), la perdita di alcuni geni dal cromosoma Y, l’assenza di entrambe i vasi deferenti, una condizione ereditaria nota come assenza bilaterale congenita dei vasi deferenti.
Oligospermia: spermatozoi di scarsa quantità rispetto ai valori di riferimento.
Si ritiene notevolmente ridotta la fertilità maschile quando il numero di spermatozoi per millilitro è inferiore ai 20 milioni. Si parla invece di infertilità maschile severa quando il numero di spermatozoi è inferiore ai 5 milioni per millilitro.
Astenospermia: ridotta motilità spermatica.
Per essere fertile il seme deve contenere almeno il 20% di spermatozoi motili. Si parla d’infertilità maschile per astenospermia quando l’esame evidenzia una motilità inferiore al 20%.
Teratospermia: forma anomala della maggior parte degli spermatozoi
Quando la forma è corretta in un numero di spermatozoi inferiore al 40% si parla d’infertilità maschile per Teratospermia
Infertilità maschile: il volume del liquido seminale
Altro valore importante da valutare nell’esame del liquido spermatico è il suo volume. Un valore normale di liquido seminale consiste di un volume di almeno 2ml. Un valore inferiore si ritiene insufficiente per permettere agli spermatozoi di giungere alla cervice. Un valore troppo alto nel volume del liquido spermatico ha una conseguenza opposta ma comunque negativa. Quando il volume del liquido seminale supera i 7ml potrebbe diluire eccessivamente la concentrazione degli spermatozoi, permettendo ad un numero molto basso di essi di raggiungere la cervice.
La viscosità del liquido seminale
La densità del liquido seminale deve altresì permettere agli spermatozoi di liberarsi per raggiungere la cervice. Quando il liquido seminale è molto denso, questa operazione potrebbe essere compromessa. Per questo motivo si valuta la viscosità del liquido seminale.
Il pH del liquido seminale
Il valore di pH del liquido seminale è anch’esso un parametro di valutazione. Il liquido spermatico ha generalmente un pH neutro o leggermente alcalino, con valori di pH tra il 7,2 e l’8,0. Uno scostamento da questi valori indica irregolarità.
Altre cause d’infertilità maschile.
La fertilità maschile può essere compromessa da alterazioni, disturbi ed infezioni dell’apparato genitale riproduttivo.
- Varicocele
- Eiaculazione retrograda: al momento dell’eiaculazione gli spermatozoi arrivano nella vescica e non all’esterno. Possono essere cause di eiaculazione retrograda il diabete, la sclerosi multipla, l’uso di alcuni tipi di farmaci e/o interventi alla vescica, lesioni al midollo spinale.
- Infezioni
o Parotite: dopo la pubertà può provocare infiammazione dei testicoli che, a sua volta, può dar luogo a infertilità permanente
o Orchite: infiammazione del testicolo da parotite o Clamidia (Chlamydia )
o Micoplasmi - Anomalie ormonali
o malattie della tiroide
o anomalie della secrezione degli ormoni ipotalamici
o ipofisari
o iperprolattinemia: aumento della concentrazione di prolattina nel sangue - Impotenza
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