IUI – Inseminazione Intrauterina

La IUI, inseminazione intrauterina, che consiste nell’inserire, mediante un sottile catetere in utero, il liquido seminale opportunamente preparato, rappresenta il primo livello della fecondazione assistita.

La IUI viene consigliata ed eseguita quando si suppone che, nella coppia, vi sia solo un impedimento per il raggiungimento degli ovociti da parte degli spermatozoi e si può optare per una fecondazione assistita senza stimolazione ormonale o in seguito ad una lieve stimolazione farmacologica.

Secondo le linee guida dell’ISS (Istituto Superiore di Sanità) la IUI è indicata nei casi di:

  • sterilita’ inspiegata;
  • infertilita’ maschile di grado lieve – moderato;
  • endometriosi I-II stadio e casi selezionati di III-IV stadio della classificazione American Fertility Society (AFS) in particolare dopo intervento chirurgico;
  • ripetuti insuccessi di induzione della gravidanza con stimolazione dell’ovulazione e rapporti mirati;
  • fattore cervicale
  • patologie sessuali o coitali

La IUI ha come percentuale si successo un valore che varia dal 5 al 12%, a seconda dell’età della donna e di altri fattori. Si deve considerare che, nei rapporti spontanei di una coppia fertile, la possibilità di concepire naturalmente è del 20-25% fino ai 35 anni e del 15- 20% dai 35 ai 40.

Quando la IUI è la prima strada da percorrere, si consiglia di effettuare almeno tre tentativi, prima di procedere con altri trattamenti, quali la FIVET o l’Iniezione intracitoplasmatica degli spermatozoi (ICSI).

Quali sono le cause di infertilità delle coppie che eseguono un trattamento di Inseminazione Semplice?

I fattori di infertilità variano da quelli riferiti al singolo partner maschile o femminile a quelli riferiti ad entrambi i componenti della coppia.

  • L’infertilità Femminile è suddivisa in:
    Infertilità endocrina ovulatoria quando le ovaie non producono ovociti in modo regolare. In questa categoria sono incluse la sindrome dell’ovaio policistico e le cisti ovariche multiple.
    Endometriosi quando si ha la presenza di tessuto simile al rivestimento interno dell’utero in posizione anomala. Questo può inficiare sia la qualità ovocitaria, che la capacità dello spermatozoo di fertilizzare l’ovocita per una interazione con il liquido follicolare ovocitario alterato. Può ridurre anche la possibilità di impianto dell’embrione.
    Fattore tubarico parziale quando la pervietà e la funzionalità delle tube sono solo parzialmente alterate.
  • Infertilità maschile quando è basso il numero degli spermatozoi sani o quando si hanno problemi con la funzionalità spermatica tali da rendere difficile la fertilizzazione dell’ovocita in condizioni normali.
  • Fattore sia maschile che femminile quando una o più cause di infertilità femminile ed infertilità maschile vengono diagnosticate contemporaneamente alla coppia.
  • Infertilità idiopatica nel caso in cui non si riescano a determinare delle cause femminili o maschili che possano spiegare l’infertilità della coppia.

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