Stimolazione Ovarica

Il trattamento di stimolazione ovarica richiede l’utilizzo di farmaci specifici che generano nella paziente una crescita multipla di follicoli.

Esistono diversi protocolli di stimolazione ovarica, che variano per durata tra i 10 e i 20 giorni. Il medico sceglie il protocollo basandosi sull’anamnesi della paziente, sulla sua storia clinica e sulle caratteristiche della sua riserva ovarica, oltre che sull’età della paziente stessa.

  • Nel protocollo agonista la paziente comincia dal 21° giorno del ciclo mestruale la somministrazione di un agonista del GnRH (GnRH-a) per bloccare transitoriamente la secrezione ipofisaria di FSH e LH, sincronizzare la crescita dei follicoli e impedire l’ovulazione spontanea. Il 3°-5°giorno del ciclo successivo la paziente inizia la vera stimolazione ovarica con gonadotropine. La crescita follicolare viene controllata mediante indagini ecografiche seriate per un totale di 3-5 volte e prelievi di sangue per i dosaggi ormonali. Questi controlli consentono di modulare su ogni singola paziente il dosaggio farmacologico in base alla risposta ottenuta.
  • Nel protocollo antagonista la paziente inizia direttamente dal 2°-4° giorno del ciclo la stimolazione ovarica con gonadotropine e i monitoraggi ecografici-ormonali. Quando si sono ottenuti dei follicoli >14mm, la paziente comincia un altro farmaco (antagonista del GnRH) per ridurre il rischio di ovulazione spontanea.

Quando il diametro di due o più follicoli supera i 18mm viene indotta l’ovulazione multipla, somministrando alla paziente la Gonadropina Corionica Umana (HCG). La somministrazione avviene tra le 34 e le 36 ore precedenti il prelievo ovocitario e contribuisce alla maturazione finale degli ovociti contenuti nei follicoli dal loro distacco dalla parete follicolare.

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